...anche quest'anno, dopo inenarrabili sbattimenti, ce l'abbiamo fatta.
E' un momento che , come RiGAS e Pacha Mama, dedichiamo alla città. Il cuore dell'evento è lo spettacolo degli Itineraria, "Q.B.", del quale vi ho parlato più sotto, e che è un po' il seguito ideale di H2Oro. Spero che verrete e che ne potremo discutere su questo blog.
VENERDI 4 MAGGIO
ore 21.00 – Teatro degli Atti Q.B. Quanto Basta – Stili di vita per un futuro equo Itineraria Teatro - Ingresso libero
SABATO 5 MAGGIO
ore 10.00 – Sala del Podestà – I GAS tra Provincia e Regione Secondo incontro dei G.A.S. della Provincia di Rimini – Coordina la redazione di Romagna e dintorni a TuttoGas
ore 17.30 – Sala del Podestà Campagna per gli acquisti - Incontro con Carlo Gubitosa (giornalista) della campagna Congela il debito e con Nazzareno Gabrielli (Banca Popolare Etica) della campagna Non con i miei soldi
ore 20.00 – Arboreto Cicchetti via Bufalini Riccione Cena Eco&Equo – Chi mangia sano va lontano - su prenotazione al numero 0541/29162
DOMENICA 5 MAGGIO
ore 10:00 – Sala del Podestà Un anno di Pacha Mama - Assemblea Annuale
dalle 10.00 alle 19.00 – Vecchia Pescheria, Piazza Cavour Mercatino dei prodotti a filiera corta
dalle 10.00 alle 18.00 – piazza Cavour Ludobus Scombussolo, giochi per bambini e non solo!
dalle ore 16:00 – piazza Cavour Campagna Io Equo! Semina collettiva in piazza, a cura di Pacha Mama
ore 18.00 – Sala del Podestà Proiezione del documentario Terramacchina di Daniele di Domenico, produzione CIREA Università di Parma – a seguire tavola rotonda
LUNEDI' 21 MAGGIO
Ore 2O:00 Arboreto Cicchetti, via Bufalini, Riccione - Incontro col produttore: PARC Palestinian Agricultural Relief Committe - Cena a base di cous cous su prenotazione al numero 0541/29162
Nuova edizione aggiornata e ampliata con gli scenari energetici per l’Italia di domani
Un libro di grande successo sul tema dell’energia, vincitore del premio Galileo per la divulgazione scientifica,
ritorna in una versione interamente aggiornata e con due nuovi capitoli dedicati alla situazione italiana.
Dopo il disastro di Fukushima e il
referendum del giugno 2011 questa nuova edizione spiega perché sia stata
una decisione saggia evitare la trappola del «ritorno al nucleare».
Sfatando miti diffusi e fornendo
informazioni puntuali, mostra anche come sia infondato lo scetticismo di
molti ascoltati opinionisti sul presente e sul futuro delle energie
rinnovabili.
Questa è la fonte giusta per chi
vuole documentarsi con dati solidi e capire i veri termini del problema
energetico che l’Italia deve rapidamente affrontare e risolvere.
Ecco un libro che mi sento di suggerire caldamente, del tutto accessibile anche a chi, come me, ha un approccio alla materia volenteroso ma privo di qualsivoglia base scientifica, per almeno due buoni motivi. Il primo motivo è che i due autori non sono dei divulgatori qualsiasi, ma due accademici e scienziati di provato merito. Le informazioni non sono buttate lì, ma contestualizzate storicamente, con un linguaggio abbastanza chiaro perché chiunque possa capire di cosa si sta parlando. Il secondo motivo è che dice una parola definitiva sul nucleare. Fermo restando tutti i limiti e le incognite dello sfruttamento dell'energia nucleare (economicità del ciclo industriale, sicurezza degli impianti in condizioni ordinarie e in presenza di scenari catastrofici, smaltimento delle scorie, legame indissolubile e ambiguo con l'industria millitare), Armaroli e Balzani sottolineano anche un'altra, formidabile ragione per cui non ha senso ricorrervi, ed è una ragione essenzialmente economica. Se le casse dello stato non garantiscono la copertura degli enormi costi dell'intero ciclo industriale, nessuna impresa privata è disposta a investire un euro in progetti dai rischi così alti e dalla tempistica così lunga (10 anni in paesi tradizionalmente efficienti, figuriamoci da noi). Insomma, l'industria civile nucleare è stata affossata dalle leggi di mercato e non da un demagogico ambientalismo, con buona pace di Umberto Veronesi e compagnia cantante.
Per finire sul nucleare vi lascio questa chicca: al prossimo che vi dice "Ah, sì, però, signora mia, in questo modo siamo costretti a pagare a caro prezzo l'elettricità prodotta con il nucleare in Francia" potete tranquillamente rispondere "Falso. E' la Francia che è costretta a vendere elettricità a basso costo durante la notte, perché si deve liberare del surplus prodotto dai propri impianti".
La terza parte del libro è ovviamente dedicata alle rinnovabili, in cui i deprimenti dati italiani emergono in tutta la loro negatività. Gli stessi autori confessano che per chi si occupa di questioni energetiche in Italia, la scarsissima diffusione del solare termico è motivo di insopportabile imbarazzo. Speriamo che sia sufficiente l'ingiunzione della Comunità Europea - che prevede per il 2020 di portare al 20% la produzione di energia rinnovabile negli usi finali - a scuoterci da uno stallo preoccupante. In uno scenario futuro, neanche tanto fantascientifico, l'Italia potrebbe partecipare attivamente al progetto Desertec, che mira a condividere le energie rinnovabili - solari, eoliche, geotermiche, idrelettriche - di Europa, Nordafrica e Medio Oriente. La nostra posizione chiave nel cuore del progetto ci renderebbe un partner ideale per l'infrastruttura di trasporto.
Il dato finale, sorprendente, (non resisto, ve lo svelo) che sfata alcuni luoghi comuni del dibattito sulle rinnovabili, è che l'energia solare già oggi sfruttabile è pari a oltre 20 volte i consumi globali di energia primaria. Questo significa che potremmo già far funzionare il mondo a rinnovabili, ma è necessario un approccio diametralmente opposto rispetto all'attuale.
Lunedi 23 Aprile alle 21.00 appuntamento in Cineteca.
Per la rassegna dedicata al documentario, verrà proiettato GENUINO CLANDESTINO di Nicola Angrisano.
Interviene, per il collettivo Angrisano, Raffaele Aspide.
La serata è in collaborazione con il RiGAS. Eccovi il trailer:
Decine di coltivatori, allevatori, pastori e artigiani si
uniscono nell’attacco alle logiche economiche e alle regole di mercato
cucite sull’agroindustria, per difendere la libera lavorazione dei
prodotti, l’agricoltura contadina, l’immenso patrimonio di saperi e
sapori della terra. Da questa rete nasce la campagna Genuino Clandestino,
con donne e uomini da ogni parte d’Italia che si auto-organizzano in
nuove forme di resistenza contadina. Mentre la burocrazia bandisce dal
mercato migliaia di piccoli produttori, il consumatore continua a
subire, spesso inconsapevolmente, modelli di produzione del tutto
inadeguati a garantire genuinità ed affidabilità dei cibi.
Nicola Angrisano irrompe nel mediascape nel 2003. Con lui nasce Insu^tv,
televisone pirata a Napoli. In questi anni Insu^tv realizza diverse
inchieste sui territori. Negli ultimi due anni prende forma Una montagne di balle,
docufilm sulla vicenda rifiuti campana. Nicola Angrisano è la
molteplicità delle visioni: è un’identità collettiva di un gruppo di
mediattivisti che in maniera radicale cercano diverse chiavi di lettura
per trasformare semplici narrazioni in strumenti di lotta. Dopo Una montagne di balle, hanno diretto Il tempo delle arance che ha vinto il Premio Doc.it 2010 a Visioni italiane a Bologna e il primo premio al Collecchio Film Festival.