lunedì 15 ottobre 2012

eccellenze dimenticate

Vorrei condividere una constatazione: mi sembra che troppo spesso - sull'onda del masochismo che travolge il nostro povero popolo in crisi - ci dimentichiamo o sottovalutiamo le eccellenze che pure esistono, producono ricchezza e vengono guardate con rispetto anche fuori dai nostri confini.

E' il caso del CRAB, Centro di Riferimento per l'Agricoltura Biologica, che ha sede a Torino, ente autonomo sostenuto dalla Regione Piemonte e dalla Camera di Commercio. Si occupa di promuovere e divulgare le pratiche dell’agricoltura biologica attraverso la realizzazione di attività sperimentali, didattiche e divulgative offrendo un riferimento per la raccolta di documentazione attinente le acquisizioni dell’agricoltura biologica e sostenibile, in particolare:
  • favorire lo sviluppo dell’agricoltura biologica, a vantaggio della collettività;
  • influire sul processo di diffusione dell’agricoltura biologica;
  • colmare la mancanza di riferimenti informativi locali di servizio agli operatori già assoggettati al sistema di controllo comunitario ed a quelli idonei e disposti alla conversione;
  • stimolare l’adozione delle tecniche di coltivazione e di allevamento proprie dell’agricoltura biologica da parte delle aziende ad agricoltura convenzionale, nell’intento di favorire l’espansione dell’agricoltura sostenibile.
Se questo non vi basta, sappiate che, pur costando 280 mila euro all'anno, ne genera da solo oltre mezzo milione attraverso l’assistenza diretta alle aziende agricole, o le attività che spaziano dal monitoraggio dei suoli agli studi per limitare lo spreco di acqua, fino alla lotta biologica contro i parassiti. I progetti di questo centro, spesso sviluppati con la collaborazione di università italiane ed estere, sono frutto del lavoro dei suoi ricercatori.

Eppure, nonostante tutto ciò, i tagli lineari della spending rewiew minacciano seriamente la sopravvivenza di questo gigante buono e, invece di duplicarlo ovunque, la foga cieca con cui si rastrellano soldi in questo difficile periodo storico forse provocherà la sua chiusura. Certo, ci meritiamo tutto, come dice il blogger Danilo "Maso" Masotti, ma non vi viene il dubbio che sia un po' troppo?

lunedì 1 ottobre 2012

Straw bale homes forever

Casa in paglia, Pembrokeshire, UK

Troppo facile tirare in ballo il lupo dei tre porcellini di fronte all'idea di una casa in paglia, eppure l'idea è così seducente che soprassediamo al severo insegnamento della fiaba e ne parliamo con Davide Angelini, appassionato di questo tipo di costruzione.

Da chi nasce l'idea di fare le case in paglia?

 La straw bale home nasce negli Stati Uniti, circa nel 1890, e comunque dopo l'invenzione dell'imaballatrice. In Nebraska i contadini, poverissimi, utilizzavano le balle di paglia per costruirsi dei ripari, che hanno rivelato nel tempo tutta la loro efficacia. Negli ultimi decenni interessi legati al  cemento e a materiali industrializzati, hanno bloccato la conoscenza e la realizzazione di abitazione (e non) costruite in paglia e legno. Non tanto recentemente tanti tecnici, naturalisti e persone comuni, hanno rivalutato la possibilità di costruire con la paglia, e ad oggi in Europa si contano migliaia e migliaia di case, e si sono resi conto delle enormi potenzialità di questa tecnica.
Casa a spirale, Danimarca

Di cosa si tratta, esattamente?

Esistono diverse modalità, anche a seconda della grandezza degli edifici da realizzare. Generalmente si utilizza una struttura portante in legno, ma la struttura portante può essere di qualsiasi tipo. La normativa italiana esclude la possibilità di una struttura autoportante in paglia- che invece è possibile in gran parte del pianeta. La soluzione qui in Italia è una struttura portante con muri perimetrali in paglia. Anche per le pareti interne divisorie è possibile utilizzare la paglia.


Ma come la mettiamo con il rischio sismico?

La paglia è un eccezionale materiale antisismico! Le sue caratteristiche naturali principali, leggerezza e elasticità, consentono un'ottima resistenza al sisma, riducendo così il rischio di cedimenti strutturali. In caso di terremoto offre maggiori garanzie di un edificio "tradizionale" in cemento, però ancora ad oggi non esiste nessuna prava sismica eseguita in Europa che possa garantire e certificare questo. In America esiste un test su tavola vibrante eseguito presso la University of Nevada, Reno, il risultato non lascia nessun dubbio, test superato.


Casa di paglia a Oakland, California

Ottime prestazioni, direi

Eh, sì! Oltretutto permette la traspirazione, e di conseguenza gli ambienti sono molto più salubri, ed è più resistente al fuoco di qualsiasi altro materiale,  perché le balle pressate all’interno hanno poco ossigeno, e non favoriscono la combustione.
Casa Hobbit, Galles

E se qualcuno è allergico? 

La paglia non ha batteri, non ha parassiti, non ha pollini. Non può quindi dare allergie, come invece succede con il fieno. L'importante è una buona progettazione a regola d'arte e anche una buona manutenzione (come del resto per ogni tipo di casa) che eviti le infiltrazioni d'acqua, la cosa da temere di più. Per il resto è una tecnologia molto collaudata, presente sia in Europa sia nel resto del mondo. La paglia è un materiale alla portata di tutti e risolverebbe moltissimi problemi legati alla costruzione della propria casa, favorendo  l’agricoltura e soprattutto salvaguardando il pianeta.