Il meeting in Grecia serviva per verificare lo stato di
avanzamento dei lavori per quanto riguarda i cosiddetti prodotti, ossia i compiti che
ciascuna associazione partner deve espletare; si è svolto presso la sede del
partner greco Epimelitèrio Dramas, la camera di commercio della cittadina di
Drama, non lontano da Salonicco, nella macedonia greca, il giorno 26 marzo
2013.
Il primo intervento, il nostro, ha riguardato la minaccia che
senza consegna del prodotto non verrà erogato l’ultimo 20% di finanziamento da
parte delle agenzie nazionali; si tratta di circa 5mila euro e il termine è
giugno. Sunil, l’inglese, ha proposto che nell’ultimo meeting in Turchia si
possano commentare i vari prodotti e modificarli per adattarli e collegarli
l’un l’altro. A questo proposito abbiamo discusso privatamente con Seval, la
turca, di far durare l’incontro ‘elettrico’ due giorni, in modo da dare tempo e
spazio alla discussione.
Mentre girava il foglio firme, si è tenuto un appassionato intervento
della legal advisor di Epimeliterio sul fatto che la crisi ha rimesso al centro
le necessità delle persone e dunque l’importanza di un modello sociale
dell’economia.
Il partner greco Alkis ha poi presentato il proprio
prodotto, riguardante i vari portatori di interessi, da individuare pensando
alla totalità degli attori presenti sulla scena politico-economica, e da persuadere
a prendere parte al nostro eventuale progetto presagendogli i vantaggi
conseguenti
Il partner britannico Sunil ha illustrato il proprio
prodotto, ossia come creare incontri informali per coinvolgere il mondo degli
affari nel proprio progetto. Loro
caratteristica è di essere come jellies, confetture di marmellata, ossia
flessibili e strutturati al tempo stesso. Interessanti gli incontri di speed
business, per cercare eventuali intese senza perdere tempo; e chiedere agli
imprenditori che cosa farebbero di diverso se potessero tornare indietro, sì da
far sfruttare la loro esperienza sul campo e farla circolare per interessare nuovi
aspiranti. Ha annunciato che faranno 26 mobilità. Anche croati e lettoni
‘sforeranno’ le 24 mobilità di base.
Il partner italiano Giuliana dello studio Crastolla ha
presentato un ampio estratto del proprio prodotto sugli aspetti legali del
coworking, sono presenti anche due interessanti sezioni su business model (una
sorta di parte teorica sul coworking) e sul crowdfunding
Il partner bulgaro Silviya ha spiegato di avere ricevuto
solo poche risposte alla sua richiesta di contatto di spazi di coworking nei
vari paesi da parte dei partners; per cui farà un lavoro teorico anziché di
analisi di questionari, che non ha potuto somministrare.
Il partner polacco Alessandro ha rievocato i mezzi che ha
utilizzato finora per aggiornare la comunità degli affari sui nostri incontri e
attività: newsletter, blog, facebook, twitter,linkedin. Infine, ha ipotizzato
la stesura e somministrazione di un questionario solo online per superare le
difficoltà ad ottenere risposte tramite cartaceo o anche via mail.
Dopo un pranzo ad un fast food col gyros ci siamo trasferiti
in una sala conferenze con connessione internet e inevitabilmente l’interesse è
scemato, tornando i propri pc e smartphone ad avere pieni poteri.
Il partner croato Renata ha annunciato che monterà un video
di una decina di minuti tramite le foto e le riprese che ha ottenuto dai
partners.
Il partner lettone Uldis ha promesso che entro brevissimo
sarà tradotta in inglese la pagina di disseminazione verso le ONG; inoltre
ciascun partner dovrà compilare in una sottosezione della pagina una scheda
sulle proprie attività. Per quanto riguarda il webinar, ha affittato gratis una
piattaforma e sta organizzando per il 19 di aprile.
L’altro partner turco Seval ha somministrato il questionario
di valutazione ai coordinatori su questo meeting. Le ho chiesto se voleva altro
tempo per somministrare altri questionari su altre mobilità o meeting, ma ha
declinato.
È seguita consegna degli attestati e rinfresco.