mercoledì 23 maggio 2012

l'agricoltura biodinamica sostenibilità e qualità alimentare

Incontro con Giorgio Bortolussi
Bottega Diversamente bio - via della Lontra Grotta Rossa di Rimini
lunedi 28 maggio ore 21.00

Per millenni l'uomo si è relazionato con la natura, in un rapporto stretto di condivisione, rispetto e cura., seguendone i ritmi e modellando giorno dopo giorno il paesaggio per trarne nutrimento.



In questo ultimo secolo si è perso questo senso di appartenenza, si è persa la connessione profonda con il sapere contadino che nelle manifestazioni della natura trovava la ragione del suo operare.

I principi dell'agricoltura biodinamica restituiscono senso al lavoro agricolo mettendolo in armonia con la natura e le sue leggi, dove l'uomo torna a essere regista consapevole in un percorso che si proietta nel futuro.



Il rapporto tra uomo e natura si esplicita nel paesaggio. Il primo fu Francesco Petrarca che, in contraddizione con una visione medievale del mondo che separa l'uomo dalla natura e la considera "in preda a demoni", paragona l'esperienza di visitare un luogo celebre per la sua altezza all'elevazione verso la beatitudine. La natura diventa paesaggio visibile, percebile attraverso i sensi, specchio dell'anima umana.

Non è semplice comprendere l'identità di un paesaggio, neanche per le persone che vi risiedono e si impegnano nella salvaguardia. Il paesaggio è dinamico e appare in modo sempre diverso. Rispecchia il confronto della società civile con le condizioni dettate dal mercato globale, dalla politica nazionale o dell'Unione Euripea, ma anche la situazione locale, geografica, ecologica e culturale. La domanda è: come appare un paesaggio che possiamo sostenere?



Oggi il paesaggio non si forma più naturalmente come un tempo. Diventa multiforme e vitale solo se l'uomo interviene in modo consapevole, e questo vale anche per i metodi agricoli ecologici. I paesaggi possono evolvere se la natura viene compresa in modo nuovo, ad esempio dopo un'attenta percezione sensoriale e la riflessione individuale sul proprio modo di pensare e di agire. in agricoltura, l'uomo può essere il custode della diversità, della tipicità e della bellezza della natura e del paesaggio.

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